E’ sbarcato anche in Italia il College Cryptocurrency Network.

L’obiettivo? Riunire tutti gli appassionati di Bitcoin e monete matematiche che frequentano l’università in veste di studenti, dottorandi, docenti, assistenti, etc. per diffondere la cultura delle criptovalute in Italia.

Nato durante lo scorso dicembre dall’iniziativa di Federico Tenga, 21enne studente di economia a Torino, il College Cryptocurrency Network Italia è il chapter italiano di un’organizzazione internazionale che punta a riunire sotto la propria egida tutti coloro che a vario titolo frequentano l’università e si interessano di criptovalute. Questo interesse può spaziare dal lavorare a startup o progetti correlati alle criptovalute all’essere semplici appassionati della materia. Il CCN offre a qualunque universitario la possibilità di entrare a far parte di un gruppo internazionale con una vasta rete di contatti (utili in seguito anche da un punto di vista lavorativo), arricchire le proprie conoscenze riguardo le criptovalute e le tecnologie basate sulla blockchain ed usufruire del materiale messo a disposizione degli altri membri del CCN.

Il College Cryptocurrency Network (CCN) nasce all’inizio del 2014 dall’unione dei “Bitcoin Club” di Stanford, MIT, e University of Michigan col fine di educare i giovani riguardo al potenziale di queste tecnologie. Da allora il Network si è espanso in tutti i continenti in oltre 150 università dagli Stati Uniti alle Filippine passando per il Kenya e l’Europa. Il CCN Italia è strettamente legato e in contatto costante col CCN internazionale, ma la direzione e l’amministrazione è totalmente indipendente.

Sul sito, da poco online, si legge inoltre di come il CCN Italia si riproponga di sperimentare nuove applicazioni del protocollo Bitcoin anche all’interno dell’organizzazione, in modo da incrementare il know how dei membri. Tra le applicazioni non monetarie del protocollo Bitcoin implementate nello statuto del CCN Italia vi sono ad esempio la Proof of Existence e la firma digitale basata su indirizzi Bitcoin.

In foto: una riunione della sezione romana del CCN Italia.
In foto: una riunione della sezione romana del CCN Italia.

“A metà novembre ho cominciato a prendere contatti con i cofondatori americani del CCN – racconta il promotore dell’iniziativa Federico Tenga – All’inizio ero solo curioso di conoscere meglio il loro progetto ma parlandoci un po’ é venuta fuori l’idea di provare a proporre il CCN anche in Italia. Il 18 novembre ho messo un post su bitcointalk per testare l’interesse della comunità e per capire se c’era la possibilità di far partire qualcosa”. La risposta è stata decisamente positiva: “In meno di 24h eravamo già circa una decina di persone e insieme abbiamo cominciato a decidere che forma dare al CCN Italia.”

L’associazione può contare già su una massiccia presenza online, nell’ordine:

I membri per ora sono poche decine, che nel panorama Bitcoin italiano è già un numero di tutto rispetto, ma ovviamente ci sono grandi aspettative di crescita. D’altronde basta compilare un modulo online per entrare a far parte di questo gruppo tanto giovane quanto determinato a portare Bitcoin e la blockchain in tutte le università del Belpaese.

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